L’anima conviviale del cocktail Bellini, perfetta per celebrare un momento di condivisione come quello dell’aperitivo, ma anche per accompagnare un pranzo raffinato, richiede abbinamenti perfetti per bilanciare la dolcezza della pesca e contrastare il brio del Prosecco, come i cicchetti veneziani.
Gli abbinamenti più tradizionali del Bellini lo vedono accompagnato da semplici stuzzichini di ogni sorta, ma se si desidera evocare la magia delle calli veneziane in cui è nato questo cocktail, l’abbinamento perfetto sono senza dubbio i cicchetti veneziani.
I cicchetti sono una tradizione culinaria lagunare che si può gustare nei bar, nelle osterie e soprattutto nei cosiddetti bacari veneziani, locali dalle dimensioni ridotte che li espongono nelle loro vetrine in una moltitudine di varietà.
Il loro nome viene fatto risalire al francese fr. chiquet, derivato di chiqueter che significa “sminuzzare” e richiama anche il termine latino ciccus, “piccole quantità”. Nella tradizione veneziana questo termine assume un significato culinario: i cicchetti sono dei piccoli assaggi monoporzione di pesce o salumi, serviti su fette di pane o di polenta, pensati per accompagnare il classico aperitivo veneto, oggi diventati una rivisitazione in chiave moderna dei tradizionali sapori di Venezia.
All’Harry’s Bar l’aperitivo si fa da sempre con il Bellini. Ecco 5 cicchetti consigliati da Cipriani Drinks per essere gustati con questo fresco drink al Prosecco.
Baccalà mantecato è sinonimo di Venezia. È proprio nella città lagunare che un pesce dalle origini poco raffinate come lo stoccafisso si trasforma in un piatto sublime. Secondo la ricetta originale si deve utilizzare esclusivamente merluzzo norvegese essiccato e accompagnarlo solo con olio extravergine di oliva, sale e pepe quanto basta. A piacere è possibile aggiungere in cottura del latte per rendere più morbido l’impasto.
Il baccalà, cremoso e delicato, è perfetto per guarnire un cicchetto che accompagni un delizioso Bellini originale.
Le sarde in saor sono un piatto rituale per i veneziani, tipicamente consumate durante la festa del Redentore. La maestria dei cuochi e degli chef veneziani riesce a reinventare un ingrediente semplice tipico della cucina povera come le sarde, combinandole con cipolle degli orti delle isole Lagunari, uva “sultanina”, pinoli e aceto.
Le sarde in saor, il cui nome è un’espressione tipica del dialetto veneto (“saor” significa “sapore”) sono proprio un sapore che non può mancare tra i migliori cicchetti veneziani, accompagnate da due fili di cipolla bianca sott’aceto. Matrimonio perfetto con il Bellini.
Chi ama i sapori intensi, per controbilanciare il dolce tocco del Bellini, può propendere per un cicchetto con acciughe carnose del Cantabrico, proveniente dalla costa basca, rinomata per le sue acque ricce di alici. La spiccata sapidità delle acciughe viene ammorbidita ad arte dal burro.
Un grande classico degli aperitivi, un cicchetto al salmone in cui l’intensità dell’affumicatura viene completata dalla freschezza dello spalmabile aromatizzato alle erbe. Anche in questo caso due ingredienti soltanto, per un boccone sublime che si sposa col Bellini.
Per finire, un grande classico della cucina veneta: la soppressa. Su un cicchetto degno di questa definizione questo salume morbido può essere accompagnato da alcuni spicchi di pomodorini, che compensano la loro acidità. Un ottimo contrasto con la dolcezza delle pesche del Bellini.